Alimentare il domani

L’isola artificiale che insegue il sole

Molti Paesi stanno investendo in impianti solari galleggianti, più sostenibili ed efficienti di quelli tradizionali. Un’azienda portoghese si è spinta ancora più in là, progettando Proteus, un isolotto artificiale che segue i movimenti del sole

Sul lago di Oostvoorne Meer, Paesi Bassi, si trova un’isoletta perfettamente circolare, dalla superficie riflettente. Si chiama Protevs, dal nome di un’antica divinità greca protettrice dei corsi d’acqua, ed è completamente ricoperta da 180 pannelli solari mobili, per una capacità totale di 73 kilowatt di potenza di picco (kWp). SolarisFloat, l’azienda portoghese che l’ha progettata, ritiene che possa rivoluzionare la produzione di energia pulita, rendendola più sostenibile ed efficiente. A differenza di altri impianti solari galleggianti – se ne trovano diversi esemplari sparsi per laghi, bacini e zone costiere in tutto il mondo – Protevs sfrutta una tecnologia che segue meticolosamente i movimenti del sole, per catturare il maggior numero di raggi possibile durante le ore di luce.

 

L'isola di Protevs | Immagine di: BBC

I pannelli solari galleggianti rappresentano un’alternativa piuttosto recente, ma con un grande potenziale. Negli ultimi dieci anni la capacità complessiva degli impianti solari galleggianti è cresciuta enormemente, passando da 70 MWp nel 2015 a 1.300 MWp nel 2020. Si prevede una crescita annuale pari al 43% che permetterà a questa tecnologia di raggiungere un valore di mercato di 24,5 miliardi di dollari entro il 2031.

Secondo un’analisi del Solar Energy Research Institute di Singapore (Seris) presa in esame dalla BBC, coprendo anche solo il 10% di tutti i bacini artificiali del mondo con pannelli solari galleggianti si raggiungerebbe una capacità installata di 20 Terawatt (TW), 20 volte superiore all’attuale capacità fotovoltaica globale. Gli impianti solari convenzionali sono spesso oggetto di critiche a causa della spropositata quantità di terreno che occupano, compromettendo la coltivazione, l’allevamento e più in generale la biodiversità degli ecosistemi in cui si trovano. Secondo una ricerca condotta dall’Università di Leiden, un impianto solare tradizionale occupa circa 40-50 volte più spazio delle centrali a carbone e 90-100 volte più di quelle a gas. 

Per funzionare correttamente un pannello solare dovrebbe avere una temperatura compresa tra i 15 e i 35 C. Nel caso dei pannelli galleggianti, il raffreddamento prodotto dalla vicinanza all’acqua previene il surriscaldamento (che ne comprometterebbe l’efficienza) e permette di generare energia supplementare.

I pannelli solari galleggianti sono un’alternativa piuttosto recente, ma con grande potenziale. Negli ultimi dieci anni la capacità complessiva è cresciuta enormemente, passando da 70 MWp nel 2015 a 1.300 MWp nel 2020.

La tecnologia di “inseguimento” messa a punto da SolarisFloat si ispira al comportamento dei girasole. I pannelli monofacciali di cui è composta Protevs ruotano lentamente, dopo un tot di ore, su due assi, utilizzando sensori meccanici, geospaziali e luminosi per seguire con precisione l’elevazione del percorso da est a ovest del Sole. 

Oltre ad aumentare la produzione complessiva di elettricità fino al 40%, il solare galleggiante avrebbe altri vantaggi a livello ambientale. In primo luogo, potrebbe prevenire la diffusione di fioriture algali tossiche, che prosperano in acque più calde e possono risultare nocive sia per gli esseri umani che per gli animali.

Inoltre, impedirebbero l’evaporazione dell’acqua, arginando un problema che si presenta soprattutto nelle zone aride dove l’acqua è una risorsa preziosa. Uno studio del 2021 ha rilevato che i pannelli solari galleggianti installati su un bacino idrico in Giordania, uno dei Paesi più poveri di acqua al mondo, hanno ridotto l’evaporazione del 42%, producendo al contempo 425 MWh di elettricità all’anno.

Il più grande complesso di pannelli solari galleggianti in Europa si trova a Piolenc, Francia

Se combinati con altre tecnologie pulite, come ad esempio gli impianti idroelettrici, potrebbero garantire approvvigionamento energetico costante anche in condizioni meteorologiche variabili.

Considerato l’aumento della domanda di energia rinnovabile e l’urgenza di arginare fenomeni come la siccità, SolarisFloat offre una soluzione “win-win” che è arrivata tra i finalisti dello European Investor Award 2022. Al momento il costo elevato dei materiali necessari per la costruzione dei pannelli (acciaio e plastica) e la complessità dell’installazione sono i principali ostacoli che frenano la diffusione globale di questa tipologia di impianti.